Azione Cattolica

La famiglia dell’Azione Cattolica è nata più di 30 anni fa all’interno della nostra comunità. Dopo una pausa dovuta ai lavori in corso della nuova chiesa, essa ha ripreso la sua attività nel 2004.
L’Azione Cattolica è un’associazione di laici impegnati a vivere l’esperienza di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità.

Nella nostra parrocchia è organizzata secondo una suddivisione in fasce d’ètà.

Si parte con l’A.C.R. (Azione Cattolica Ragazzi): dai 6 agli 8 anni, educatori della fascia sono Federica Caramia e Simona Soliberto; responsabili del gruppo dai 9 agli 11 anni sono Roberta Romano e Monica Elia; i ragazzi dai 12 ai 14 anni, vengono seguiti da Maria Depalo e Raffaella Dellomonaco.

A Manuela Marrazza e Sara Villani, invece, il compito di seguire i Giovanissimi, gruppo di ragazzi di età compresa dai 14 ai 18 anni.

Il Presidente parrocchiale protempore è Emanuela Elia, che viene coadiuvata dal Consiglio direttivo parrocchiale.

Ogni anno, il percorso liturgico offre spunti per riflettere sulla propria vita e formazione da cristiano. Nel Cammino del 2010-2011, il tema scelto è preso dall’icona evangelica della luce e del sale del mondo, secondo il vangelo di Matteo: “Voi siete la luce del mondo”. Siamo chiamati quindi al servizio, alla missione e alla testimonianza.

Per ogni settore c’è uno “slogan” che caratterizza il cammino formativo.

ACR- Slogan: “Ciò che conta di più”
I ragazzi sono chiamati a costruire la Chiesa viva, estroversa, capace di accogliere la domanda di senso che tanti loro coetani si portano dentro, annunciando con forza che ogni uomo è amato da sempre da Dio. Questo annuncio non è mai prerogativa dei singoli ma è tutto il popolo di Dio il soggetto responsabile della comunicazione della fede.
I ragazzi potranno essere davvero protagonisti della vita della Chiesa e del mondo, portando tutta la loro freschezza, gioia e creatività.

GIOVANISSIMI- Slogan: “Passo da te”
L’intero cammino sarà finalizzato al rafforzamento e alla costruzione di relazioni con gli altri e con Dio, quindi relazione a carattere “ orizzontale e verticale”. Essere pertanto sempre aperti e disponibili ad accogliere l’altro, a mettersi in gioco, a rinunciare a qualcosa di personale per mettere a disposizione degli altri una fetta del proprio tempo, ad allargare la visuale della vita per scoprire la bellezza dell’impegno di un bene che non appartiene solo alla singola persona, ad allontanarsi dal proprio eco per scoprire l’altro. Essere pronti a far festa con chiunque senza paura.